giovedì 7 giugno 2018

INTERVISTA A ENRICO SODANO

 

1) CARO ENRICO, Ti PRESENTI CHI SEI?

Sono un artigiano della culturalità. Scrittore ed amante della carta bianca da sempre, della calligrafia e della penna che trasmette emozioni. Esperto di politiche del lavoro.


2) Qual era uno dei tuoi più grandi sogni da bambino?

Quello nascosto: lo speakear radiofonico. Quello che ancora oggi faccio: stare tra la gente per dare valore alla responsabilità civile sulle generazioni. Ovviamente ad ogni età questo sogno ha avuto forme diverse.

3) Ti reputi un genio, o quantomeno intelligente?

Mi reputo normazzo, un normale che con la sua audacia e follia trasforma la passione in amore, trasmettendola in modo contagioso. La mia intelligenza è la capacità geniale di ascoltare parlando sempre, ribaltando il concetto che "il fesso" parla sempre in un principio: dialogo perchè rispetto. Intelligentemente ambasciatore di democrazia. Così mi definirei.

 

4) Qual è l’epoca in cui avresti voluto vivere?

Anni 60 

5)Quali sono i tuoi 3 personaggi famosi preferiti?

Maschile sicuramente Al Pacino, Steve Jobs, Vittorio De Sica e Jovanotti

Femminili : Catherine Deneve, Sofia Loren, Mina

 

6) Il Tuo LIBRO PREFERITO ?

Il piccolo principe e tutti i libri di Massimo Gramilleri e Camilleri

 

7) Il Tuo FILM PREFERITO ?

 La meglio gioventù in tutta la sua storia

 

8) Il Tuo MOTTO?

L'arte di vendere l'aspirapolvere nel deserto 


9) Raccontaci del tuo libro  ?

 

“L’arte di vendere l’aspirapolvere nel deserto” è un racconto che vuole testimoniare un nuovo inizio. Tutti parlano della crisi, del suo divenire e di come uscirne, come fare sacrifici o scelte per andare avanti. Il tema è che avanti ci siamo noi e la generazione dei nostri figli. Liberi significa aver il coraggio di restare soli, essere da tutti abbandonati, se pur rispettati, ma volontariamente lasciati cadere dal potere e dai potenti  della nostra repubblica. Per capire cosa significa essere cittadini a sud, nella terra delle genti lucane, bisogna chiudere per un solo attimo gli occhi dopo aver letto le parole di Carlo Levi o di un anonima “voce del popolo”, ed immaginarselo. Scorreranno davanti a noi immagini ricorrenti di “avari cultori del demerito”, innamorati della continuità dell’appartenenza a scapito di quella del merito. Piccoli borghesi e famiglie inossidabili al potere. Questo racconto vuole essere inno alla responsabilità civile sul futuro delle generazioni, sulla ricerca della propria dignità di cittadino e della cultura  del lavoro. Ma a sud, si sceglie per esser scelti e condursi in reciprocità verso il potere, cosa ragiona il cittadino audace. Non il sognatore. Per quello audace, l’altrui sorte, è parte intima del potere che lo ha creato e reciprocamente si alimentano. Pochi hanno la forza e la determinazione di resistere e alzare lo sguardo. Come il pugile che incassa, sperando di mettere al tappeto il suo avversario. Un sol colpo possibile per cadere o per far cadere, ma conservando la propria libertà e dignità di persona autentica e vera.

 "L'arte di vendere l'aspirapolvere nel deserto"ha l'ambizione di scuotere il presente perché a sud, scuotersi, è speranza. La rivoluzione culturale  ed il nuovo inizio, hanno bisogno di sperare e di un ragionamento. Costruire un sogno comune chiamandolo  futuro.

 

 

 

10)Cos’è secondo te la felicità?

Sognare 


11) Cos’è il passato, cos’è il presente, cos’è il futuro?

Passato è ciò che vivi emozionandoti nel suo ricordo, bello o brutto.

Presente è la quotidianità. Sperro caotica e distratta.

Futuro, ciò che ti rende speciale, se sai vederlo e costruirlo.

 

12) l tuo miglior pregio? 

La voglia di vivere la vita insieme agli altri, l'altruismo e la disponibilità

il difetto esser troppo meticoloso puntiglioso a volte eccessivo nelle proprie passioni 

13) Chi ti ha ispirato nella tua carriera?

forse mio nonno ed i miei genitori seppur loro differenti totalmente da me, ma sempre amorevoli e pieni di cose belle per me

14) LA PRIMA COSA CHE PENSI ALLA MATTINA QUANDO TI SVEGLI?

 e' bello respirare

15) QUANDO È STATA L’ULTIMA VOLTA CHE SEI STATO ALL’OSPEDALE?

 una settimana fa per curare mio figlio

16) IL BICCHIERE E’ MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO?

sempre pieno, anche quando lo è per un filino 

17) CHE LIBRO STAI LEGGENDO ATTUALMENTE?

 pausa di riflessione

Mi preparo a scriverne uno insieme a te

18) Parlaci della Basilicata ?

E' una terra stupenda  di cui tutti parlano, si abusano e poi tristemente denigrano, applicando la denicrazia del prossimo in ragione della democrazia.

Populismo e borghesia spesso sono altereghi di visioni contrastanti la valorizzazione del merito, perchè si cerca sempre il reo, piuttosto che vedere il giusto. Reo e giusto sono i due arbitri del futuro di questa terra, che deve recuperare il senso di fare insieme il futuro di questo popolo.

 

19) IL MIGLIOR SENTIMENTO DEL MONDO ?

l'amore e l'amicizia. Un mentore di questi sentimenti  è il nostro amico comune a cui voglio un gran bene, Michele Albanese  

20) QUAL È LA PAROLA O FRASE CHE DICI PIU SPESSO ?

Posso dire una parola 

21) Raccontaci di TREND ABACO?

Visitate il sito Trendexpothestory

dal Progetto Basilicata al TREND ABACO, 23 anni di intenso lavoro e visione, ed ancora ce ne vuole per diventare un HEROES. 

22) Perchè hai scelto di fare questo nella tua vita?

Non scegli, è il sogno che sceglie te.

23) Racconta del tuo spettacolo?

E' un TAlk EMotion, che con il linguaggio del teatro, della musica, della radio e della comunicazione integrata parla alle generazioni di sogno e di SUD, raccontando la metafora del NON CANDIDATO. Una alterna contaminazione di linguaggi per parlare alle generazioni, alle famiglie. LA satira lo rende frizzante e pieno di energia. La cultura è l'unico integratore naturale che non ha controindicazioni come dice il mio amico Dino Paradiso.

In scena recito con Omar gallo , co-produttore, Dino paradiso, Lucia Sabia, Daniela Ippolito e la mia adorata sorelle Annamaria Sodano.

24) Il Tuo Sogno?

Vedere il TORINO, squadra per cui tifo, vincere lo scudetto. E quindi quello vero.

Fare Politica. E quindi quello che realizzerò: vedere felici i miei figli. Ecco questo è più alla mia portata. 

25) Il Tuo Dolore più grande ?

La perdita del mio papà


Grazie e spero ti piaccia.

UN ABBRACCIO 


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