Presentazione: L’Arte di vendere l’aspirapolvere
nel deserto
Domenica
5\11\2017 presso la biblioteca del Comune di Calvello, è stato presentato il
libro di Enrico Sodano.
Alla
serata hanno preso parte il Sindaco Maria Anna Falvella,il consigliere alla
cultura Roberto Tempone, il direttore e il vice presidente della Banca Monte
Pruno:Michele Albanese e Antonio Ciniello, e la psicologa del centro ascolto
della distrofia muscolare, Rosanna Benedetto.
La
serata presentata da Stefano, ha presentato il libro del suo amico Enrico molto
attivo nelle politiche del lavoro,con la creazione di Trend Expo a Potenza.
Ha
collaborato anche con il gruppo musicale “ I ladri di carrozzelle “ gruppo che
della diversità né a fatto ricchezza.
“ L’arte
di vendere l’aspirapolvere nel deserto” è un racconto che vuole testimoniare un
nuovo inizio.
Tutti
parlano di crisi,del suo divenire e di come uscirne,come fare sacrifici o
scelte per andare avanti. Il tema è che avanti ci siamo noi e la generazione
dei nostri figli.
Liberi
significa aver il coraggio di restare soli,essere da tutti abbandonati,se pur
rispettati,ma volontariamente lasciati cadere dal potere e dai potenti della
nostra repubblica.
Per
capire cosa significa essere cittadini a sud,nella terra delle genti
lucane,bisogna chiudere per un solo attimo gli occhi dopo aver letto le parole
di Carlo Levi o di un anonima “voce del popolo “,ed immaginarselo.
Scorreranno
davanti a noi immagini ricorrenti di “avari cultori del demerito”,innamorati
della continuità dell’appartenenza a scapito di quella del merito. Piccoli
borghesi e famiglie inossidabili al potere.
Questo
racconto vuole essere inno alla responsabilità civile sul futuro delle
generazioni,sulla ricerca della dignità di cittadino e della cultura del
lavoro. Ma a sud e non nel meridione,si sceglie per esser scelti e condursi in
reciprocità verso il potere,cosi ragiona il cittadino audace.
Non
il sognatore. Per quello audace,l’altrui sorte, è parte intima del potere che
lo ha creato e reciprocamente si alimentano. Pochi hanno la forza e la
determinazione di resistere e alzare lo sguardo. Come il pugile che
incassa,sperando di mettere al tappeto il suo avversario.
Un
sol colpo possibile per cadere o per far cadere,ma conservando la propria
libertà e dignità di persona autentica e vera.
“L’arte
di vendere l’aspirapolvere nel deserto “ha l’ambizione di scuotere il presente perché
a sud,scuotersi, è speranza.
La
rivoluzione culturale ed il nuovo inizio,hanno bisogno di sperare e di un
ragionamento.
Costruire
un sogno comune chiamandolo futuro.
La
serata e continuata con vari interventi,molto ragazzi hanno scelto di ritornare
a sud, il sud che vive, che vuole ripartire.
Un
Sud diverso dalla sua questione, un sud autentico.
Il
Sud delle genti,il sud unico.
Grazie di aver letto il mio articolo Articolo di
Stefano Mele
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