sabato 11 febbraio 2017

Il Completamento della SP 32 CAMASTRA

https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6077596221176536221#editor/target=post;postID=7506186743192223557;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=0;src=postnameIeri presso la sede della provincia di Potenza, si è svolto l'incontro con i  cittadini della Val Camastra e i sindaci dell'unione dei comuni.
Si è parlato del completamento della strada S.P.32 che unisce la val camastra alla Basentana, è l' arteria fondamentale per poter accedere ai nostri paesi.
Il presidente della provincia di Potenza, ha illustrato la situazione.



Riportiamo le parole di  Maria Anna Falvella:Di seguito il comunicato che come cittadini del comitato abbiamo inviato alle  redazioni dei giornali.A parte i cittadini di Calvello, che erano un po' più numerosi,pochi sono quelli degli altri paesi intervenuti ed assenti associazioni invitate.
Vi esorto a seguire e sostenere il prossimo incontro alla provincia che si  svolgerà il 10 Aprile 2017.

Dopo diciotto mesi dall'ultimo incontro,finalmente i cittadini della Val Camastra, presenti con un comitato ad hoc costituitosi, sono stati ricevuti dal presidente Valluzzi,( accompagnato dai consiglieri Guarino e Giorgio) dei tecnici competenti e dei sindaci, l'ex presidente Piero Lacorazza.
Per essere informati sulla penosa situazione della SP 32, la maggior arteria stradale che collega con la Basentana ed è percorsa da molti pendolari.
La lunga odissea della S.P. 32 inizia nel 1983.Malgrado i politici susseguistesi in questi 30 anni non abbiano lesinato lodi alla sudetta strada" di  carattere strategico nel collegamento della Basentana alla VAl d'Agri"e "e di rilevante per lo sviluppo della  Camastra" il completamento del primo lotto ( Di  collegamento dalla Diga alla Basentana)  è giunto dopo solo   30 anni, bloccato da vicende giudiziarie riguardanti prima il contezioso con la ditta aggiudicataria e poi l'impatto ambientale dell'opera (l'area è inserita nel Parco di Gallipoli Cognato)

Non miglior sorte sembra toccata alla variante del secondo tratto che dovrebbe agevolare e rendere più sicura la viabilità nel tratto compreso tra la SS92 e la diga. Con lavori finanziati in estremis dalla Provincia a dicembre 2009 recuperando fondi per 13 mln € che si stavano per “perdere”, il rilievo di un errore nella prima progettazione preliminare (il cui contenzioso è ancora in corso con i progettisti e la assicurazione che dovrebbe liquidare il danno rilevato dalla Provincia), la firma della variante suppletiva con la ditta aggiudicatrice Bulfaro, il 19 marzo 2014 vengono finalmente avviati i lavori, con la chiusura del traffico e grandi disagi per l’utenza interessata. Dopo poco più di tre mesi di intenso lavoro i lavori rallentano a luglio dello stesso anno per bloccarsi del tutto in autunno. Nel 2015 la Provincia contestano alla ditta pesanti inadempienze tra cui l’abbandono del cantiere per arrivare a luglio 2015 all’avvio delle pratiche giudiziarie di risoluzione del contratto. Da allora (data del primo e ultimo incontro avuto dal comitato di cittadini con la provincia) silenzio da parte di tutte le istituzioni, soprattutto locali, che pure sono state interpellate dai cittadini per sollecitare la soluzione della questione.
Attualmente lungo la SP32 piccoli eventi franosi hanno comportato il restringimento della carreggiata in più punti (rendendo oltremodo difficoltosa e pericolosa la viabilità), alla base della costruenda galleria si può ammirare uno stagno artificiale (forse nuovo polo attrattivo turistico?) e lungo i margini della strada sono ben visibili e in stato di abbandono i casseri per le gettate di calcestruzzo della galleria.
Il Presidente Valluzzi ha voluto rassicurare i cittadini della piena sicurezza della strada nello stato attuale e della ferma volontà dell’ente di riprendere e completare al più presto i lavori di ammodernamento, nonché la presenza allo stato attuale di tutti i finanziamenti residuali degli originali 13 milioni di euro stanziati nel 2009.
Il Presidente Valluzzi ha prospettato ai cittadini due soluzioni alternative. La prima consistente in un’ intesa transattiva (più volte proposta dalla ditta Bulfaro) che, previo consenso dell’ANAC e del giudice incaricato di dirimere il contenzioso in atto, potrebbe portare alla ripresa dei lavori già per l’estate 2017 e alla loro rapida conclusione.
In mancanza di autorizzazione giudiziale o dell’ANAC sarà necessario percorrere l’altra strada, più lunga e meno soddisfacente, che consiste nella rimodulazione del progetto (comportante tra l’altro la rinuncia alla realizzazione del viadotto previsto) e l’avvio di una nuova gara, con danno evidente alla comunità in termini di tempi di realizzazione e di vantaggi derivanti dai lavori.
I cittadini, che si dicono fiduciosi nella buona volontà del Presidente Valluzzi ma anche timorosi sulle prospettive non felici apertesi con questa seconda ipotesi, saranno aggiornati da oggi sull’andamento delle trattative in corso e saranno ricevuti già il 10 aprile 2017 per fare insieme il punto sugli scenari in via di definizione.

Sperando che un giorno ci sarà il completamento della arteria,fondamente per lo sviluppo della turismo.


 Auguriamo un buon lavoro